Entrambe le cose, direi. Aguglia Persa è, allo stesso tempo, una piacevole sorpresa e un’occasione mancata (ma solo per il momento si spera). Esattamente come i due piatti che ho degustato qualche giorno fa in questo ristorante nel centro di Agrigento, a due passi dalla stazione ferroviaria. Ho cominciato con una strepitosa tartare di carne di vacca ragusana con crema di burrata e scaglie di tuma persa (tra le cose più buone che ho mangiato quest’anno).
Ed ho continuato con le linguine con uova di riccio e mandorle che ha deluso un po’ le aspettative (ottima l’idea, meno riuscita l’esecuzione).
Tanta la potenzialità di questo ristorante elegante, ma informale, ricavato nel giardino di un’antica villa in cui visse per alcuni anni Luigi Pirandello e che si trova a ridosso del centro storico della città dei Templi. Nonostante la cortesia e la premura dei camerieri, il servizio ha bisogno di essere migliorato (responsabilità da caricare tutta sulla manager di sala, anche lei carina e cortese, ma confusa). Servizio veloce per tutta la durata del pasto, ma poi ho atteso 40 minuti per pagare il conto. Cosa accaduta ad altri avventori davanti ad i miei occhi. Peccato
Nel complesso però il giudizio non può che essere positivo e un’esperienza all’Aguglia Persa non va comunque “persa”.
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