Gli gnocchi di ricotta con zucchine e tenerumi di Giuseppe Luparelli sono inequivocabilmente il mio piatto del mese di luglio. Il talentuoso chef di Éstro, ancora una volta, conferma di avere le carte giuste per emergere in un contesto enogastronomico già consolidato come quello di Palazzolo Acreide con un piatto che abbiamo degustato qualche sera fa nell’elegante ristorante di cui è patron insieme a Lorenzo Sorrentino (l’altro giovane chef) ed il sommelier Alessandro Catania.
Di questo piatto mi hanno colpito due cose: la semplicità con cui Giuseppe Luparelli ha rivisitato una ricetta della tradizione iblea e l’equilibrio dei sapori tra il ripieno della pasta (la ricotta) e le verdure. Queste ultime, nonostante la variazione importante dello gnocco di ricotta rispetto alla tradizionale pasta semplice, hanno mantenuto ben salda la loro presenza nel piatto. Un piatto gustoso e delicato allo stesso tempo che mi ha sorpreso piacevolmente.
Ma non posso perdere l’occasione di segnalare altri due chicche che hanno lasciato il segno in questa calda serata di mezza estate all’Éstro. La prima riguarda l’entrée: una caprese (nella foto accanto) delicatissima costruita come un cappuccino colorato fatto di stracciatella e spuma di pomodoro fresco, basilico e pepe rosa. Deliziosa.
L’altra piacevole sorpresa è arrivata con gli antipasti e riguarda un ingrediente che ormai da qualche anno è entrato prepotentemente nell’offerta gastronomica palazzolese, ovvero il tartufo ibleo. Giuseppe Luparelli ha nobilitato sapientemente il tubero dell’altopiano con un accostamento classico, l’uovo. Ma anche in questo caso il talento dello chef palazzolese è venuto fuori con una variazione sul tema molto interessante: albume strapazzato sul fondo del tegamino, letto di tartufo a scaglie, il tutto sormontato dal tuorlo impanato. Memorabile, anche la presentazione.
Onore anche a Lorenzo Sorrentino, responsabile della linea dessert, che mi ha fatto chiudere in bellezza la cena con un cheesecake delicatissimo esaltato da una superba crema di cantalupo.
Bravi ragazzi!