La strada che da Ragusa porta a Monterosso Almo è un tortuoso ma comodo nastro d’asfalto che si inerpica fino alle più alte quote del tavolato ibleo. Siamo sul minibus messo a disposizione dal coordinamento di Viaggio negli Iblei, marchio d’area che ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti tipici di eccellenza e delle aziende di riferimento del territorio nel settore dell’agroalimentare, della ristorazione, dell’artigianato e dell’accoglienza turistica.
Dai finestrini si coglie l’essenza del paesaggio ibleo, caratterizzato dagli elementi che fanno unica questa terra: alberi di carrubbo, ulivi, campi di grano delimitati dagli onnipresenti muretti a secco e decorati da fichi d’india. Nell’aria è forte il sentore di erbe aromatiche, profumo che si fa sempre più forte quando ci avviciniamo alla prima azienda che abbiamo in programma di visitare.
Il pulmann, benché piccolo, arranca e siamo “costretti” a fare gli ultimi 300 metri di sterrata a piedi, immersi in un ambiente bucolico straordinario. I campi di origano dell’azienda Aromi di Utra, di Concetto Dinatale, sono circondati da ulivi, lavanda e alberi da frutto e sono dominati dal profilo di Monterosso Almo che dista un paio di chilometri.
La forza e la bellezza di questa azienda agricola biologica a conduzione famigliare sono condensate nei sei ettari di terreno coperti interamente da origano coltivato con passione e sacrificio.
Sarebbe meglio dire addomesticato, visto che l’origano è e rimane una pianta spontanea. Tutta l’attività, dalla semina al confezionamento del prodotto, è fatta a mano.
Guarda il filmato della raccolta dell’origano
Guarda il filmato della lavorazione dell’Origano
L’unica operazione concessa alla meccanizzazione è quella che separa il prodotto buono dal gambo e dalle parti della pianta che, se non eliminate, rovinerebbero il profumo ed il sapore dell’origano che il vulcanico e divertente Concetto Dinatale esporta in tutto il mondo, non senza una punta di orgoglio.
Mentre siamo lì, estasiati ad assistere alle varie fasi di lavorazione, il padrone di casa e sua moglie ci ofrono alcune prelibatezze in cui quasi mai manca l’origano. C’è perfino il gelato all’origano, creazione del mastro gelataio Totò Terranova, titolare dello storico omonimo bar pasticceria che si trova in piazza San Giovanni, nel cuore di Monterosso Almo.
Il gelato all’origano è solo uno dei tantissimi gusti proposti da Salvo Terranova che fa dell’artigianalità e della stagionalità dei prodotti utilizati i suoi punti di forza. Noi siamo stati conquistati e commossi dal gelato al finocchietto selvatico, ma il gelato di ricotta servito nella cavagna rimane forse il suo cavallo di battaglia. Provare per credere.
Ma Monterosso custodisce altre sorprendenti tesori. Come l’attività di coltivazione e lavorazione delle mele cotogne messa su da Giovanni Cannizzo patron dell’azienda (anche questa a conduzione familiare) Confetture Montelauro.
Il fiore all’occhiello della produzione, creata in un piccolo ma lindo e funzionale laboratorio nel centro storico, è rappresentato dalle marmellate di cotogne da spalmare e da gustare a pezzi (cotognata), anche perché la famiglia Cannizzo possiede mille e 200 alberi di mele cotogne sulle pendici di Montelauro, la “vetta” degli Iblei con i suoi poco meno di mille metri d’altitudine, a tre chilometri dal paese.
La marmellata è strepitosa e da sola varrebbe un viaggio fin quassù, nel centro storico che ha visto le macchine da presa di film come Gente di rispetto e La fame e la sete. Ma, incassato il successo con le mele cotogne, la famiglia Cannizzo sta allargando i suoi orizzonti e così ha avviato la produzione di altre chicche, come la salsa fresca di pomodoro piccadilly e la marmellata di limone di Siracusa.
Gustate le marmellate, il nostro viaggio continua verso Chiaramonte Gulfi alla scoperta di altri tesori, coccolati da Claudia, Valentina e Gianna, le muse di Viaggio negli Iblei. Ma questa è un’altra storia che potete leggere e vedere CLICCANDO QUI
Damiano Chiaramonte