C’è una Sicilia per ognuno di voi. Chi ambisce alla Sicilia degli stereotipi può affidarsi all’entroterra arido, affascinante e desolato. L’umile conoscitore della storia ripercorre i sentieri della cultura e si lascia ammaliare dalle antiche vestigia.
C’è una Sicilia meno conosciuta, una terra verde e misteriosa, un’isola nell’Isola, quella dei contrafforti montuosi del nord. C’è la Sicilia del Cerasuolo di Vittoria, del Femminello Siracusano, del miele di Sortino, dell’olio degli Iblei, del caciocavallo Ragusano; profumi e sapori barocchi, alcune volte complessi e variegati, come la caponata a cui ci siamo ispirati per dare il nome al nostro blog
“I Diari della Caponata” è l’ultima tappa del viaggio professionale e umano di due giornalisti che hanno percorso e continuano a percorrere gli itinerari enogastronomici dell’Isola, raccontando i luoghi, ma soprattutto il prezioso lavoro degli osti meno formali e degli chef più alla moda, degli imprenditori del settore agroalimentare e dei custodi dei prodotti tipici più importanti, dal vino ai formaggi, dai dolci all’olio. Ad ognuno di essi chiederemo esperienze, ricette, aneddoti: un pretesto per viaggiare con i protagonisti veri del rinascimento enogastronomico siciliano, attraverso le strade più gustose e profumate di questa terra complessa e inimitabile.
Piatto universalmente noto, esclusivo della tradizione gastronomica siciliana, la caponata trae origine dalla ricca cucina baronale, la cui preparazione prevedeva come ingrediente principale il pesce, spesso il polpo. Nella cucina povera, per ovvie regioni si valorizzavano le verdure e si eliminava il pesce. Comunque, la denominazione caponata deriverebbe dal fatto che in origine, fra gli ingredienti principali, c’era il pesce capone. Ancora oggi si può parlare di caponate più che di caponata, tante sono le varianti di questo piatto che viene interpretato diversamente in ogni provincia, paese, contrada. Ognuno insomma ha la propria ricetta che, ovviamente, è la più buona.
La storia, le varie dominazioni, le stratificazioni culturali e sociali dell’Isola, la complessità del paesaggio e le diversità geografiche trovano nella caponata una metafora “gustosa”. Per il nostro blog ci siamo ispirati ad essa e ai racconti I Diari della Motocicletta di Che Guevara.