Semplice e raffinata allo stesso tempo, San Lorenzo Osteria di Marsala ci è piaciuta parecchio. L’abbiamo visitata pochi giorni fa, in una serata d’ottobre assai piovosa, in compagnia di tre nostre simpatiche amiche newyorkesi che hanno apprezzato oltre che la cucina anche la competente gestione della sala affidata ad una ragazza lettone che sciorinava un inglese perfetto.
L’osteria, inaugurata poco più di due anni fa da Tonino e Rosario Laudicina (quest’ultimo anima dei fornelli), si trova in via Garraffa 60, nel cuore del centro storico della capitale siciliana del vino, a due passi dalla chiesa madre e dalle strade dello shopping. Elegante la sala interna, intimo e raffinato il dehors in cui abbiamo cenato un po’ strettini a causa dei tavoli small. I piatti gustati però ci hanno fatto subito dimenticare il leggero disagio.Tra tutti gli spaghetti con le triglie di scoglio ed il pomodorino Pachino (nella foto in alto d’apertura): semplicemente perfetti, i migliori gustati negli ultimi anni.
La nostra amica Amanda ha applaudito le pappardelle del contadino, un piatto vegetariano di grande equilibrio e sapidità.
Ottimo anche il fritto di calamari e gamberi che si è fatto apprezzare per leggerezza della frittura e freschezza del pescato. Anche in questo caso, come per il primo piatto a base di triglie di scoglio, ci è sembrato assaporare il gusto del mar d’Africa che lambisce le affascinanti coste marsalesi.
In questa serata umida ci siamo scaldati il cuore ed il palato con un grande vino rosso di montagna. Gli amici di San Lorenzo Osteria ci hanno fatto scoprire l’Etna Rosso di Masserie Setteporte, una cantina di Biancavilla (Ct) che non vediamo l’ora di visitare per poter scoprire le altre etichette.
Per un pasto completo (vini esclusi) si spendono mediamente 30 – 35 euro con un rapporto qualità/prezzo davvero apprezzabile.
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