Torino, 27 settembre 2014 – La Sicilia delle tradizioni, dei luoghi da scoprire, delle identità ed unicità paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. La Sicilia protagonista ieri della giornata inaugurale di “Italia da amare”, la Fiera del Turismo di Territorio e di Qualità allestita in Piazza Vittorio Veneto, nel centro storico di Torino, fino a domenica 28 settembre.
Ad aprire la rassegna il convegno organizzato dall’assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Sicilia dal titolo “La rotta dei grani fra storia e ricerca”, incontro che ha puntato i riflettori sull’importanza della civiltà del grano nella storia sociale, economica e culturale della Sicilia e di gran parte del Mediterraneo.
Franco Vescera, imprenditore e studioso dei grani antichi e della panificazione, oltre che responsabile del settore agroalimentare di Confindustria Siracusa, ha spiegato l’importanza del grano nell’evoluzione storica, sociale e culturale dell’uomo, puntando i riflettori sulla diversità dei grani e la conseguente unicità dei prodotti da esso derivati, soprattutto nella più grande delle isole del Mediterraneo.
Interessante sul piano storico e culturale la relazione della guida naturalistica ed antropologo Paolo Uccello che ha parlato della storia della molitura del grano dal medioevo alla prima metà del secolo scorso, con riferimenti alla tradizione popolare e alla sacralità del pane.
Lo chef Andrea Alì ha relazionato sull’utilizzo del grano nelle ricette tipiche siciliane fra tradizione e innovazione. Alì ha sottolineato l’importanza della ricerca che ogni giorno compie sulla strada per recupere grani biologici e tracciabili da lavorare nella sua cucina.
Per Damiano Chiaramonte, giornalista, documentarista e autore del blog idiaridellacaponata.it, che ha parlato delle identità gastronomiche siciliane e di marketing territoriale, a determinare il successo del settore dell’agroalimentare isolano sarà la capacità di saper “raccontare” le unicità del territorio attraverso i nuovi media ed il turismo relazionale.
Ad aprire e chiudere i lavori è stato il responsabile della comunicazione della Soat di Siracusa, Maurizio Scollo che ha ricordato le ragioni per cui l’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea ha sposato l’evento torinese.
“L’assessore Ezechia Paolo Reale ha voluto offrire alle aziende siciliane del settore una vetrina rivilegiata ed elegante nell’elegante ed austero salotto del Bel Paese – ha detto Scollo – per mettere in mostra le eccellenze naturali, artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche della nostra isola”.
E sara proprio l’assessore Reale a chiudere oggi i lavori del secondo dei tre convegni programmati nel padiglione siciliano. Alle 17.00 si parlerà delle meraviglie del patrimonio archeologico marino della Sicilia grazie al contributo di relatori autorevoli, tra i quali Sebastiano Tusa, sovrintendente del Mare della Regione Siciliana.