Con l’accenzione delle luminarie e delle luci artistiche sulla Basilica di San Paolo, sono entrati nel vivo ieri sera i festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Palazzolo Acreide. La festa, da più parti conisiderata una delle più belle e suggetive della Sicilia, culminerà domenica 29 giugno, alle 13.00, con la spettacolare “Sciuta” del simulacro di San Paolo che qui vediamo nella bella foto di Salvatore Brancati.
I festeggiamenti di San Paolo possono certamente essere un ottimo pretesto per visitare Palazzolo Acreide, piccolo centro agricolo del tavolato Ibleo inserito nella Heritage List dell’Unesco per la presenza del tardo barocco siciliano. Ma prima di immergersi nelle scenografie barocche del centro storico di Palazzolo Acreide è consigliabile seguire il filo cronologico della millenaria storia di questi luoghi e cominciare la visita dalle rovine dell’antica Akrai, fondata dai Siracusani nel 664 a.C., sul versante più alto della collina su cui si trova Palazzolo. La città che fu probabilmente distrutta dagli Arabi, conserva un teatro greco di modeste dimensioni, ma suggestivo per posizione e soluzioni architettoniche, dove ogni anno si tengono le rappresentazioni del Festival del Teatro Classico dei Giovani organizzato dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Poco distante, si può notare il bouleutèrion, luogo di riunione del senato cittadino e l’agorà di cui restano 200 metri circa di lastricato. Sempre nell’Akrai sono visibili l’Intagliata, l’Intagliatella e i Templi Ferali, tre latomie di età greca utilizzate come abitazioni rupestri e come necropoli in età cristiano-bizantina. In una piccola vallata vicina si possono visitare i Santoni, 12 grandi sculture rupestri, risalenti al III secolo a.C. e legate al culto di Cibele.
La visita di Palazzolo Acreide si può spostare adesso nel centro storico tra l’originario impianto medioevale e i più moderni edifici settecenteschi. La visita può cominciare da corso Vittorio Emanuele che oggi rappresenta il tradizionale luogo d’incontro della città. E’ una delle più belle vie del paese per il susseguirsi di bei palazzi settecenteschi e ottocenteschi. Percorrendo il Corso con le spalle alla Piazza del Popolo si incontrano a sinistra alcuni edifici del ‘700 e dell’800, a destra il Palazzo Municipale e subito il Palazzo Iudica, accanto a questo il Palazzo Messina-Ruiz. In piazza del Popolo si staglia imponente su una scenografica scalinata la facciata barocca della chiesa di San Sebastiano. La visita può proseguire attraverso via Garibaldi, l’altra scenografica strada abbellita da numerosi palazzi settecenteschi. Si incontrano il palazzo Ferla, un’antica ed austera costruzione che può essere uno dei pochi esempi di architettura palazzolese sopravvissuta al sisma del 1693.
A circa una cinquantina di metri, si può ammirare la superba balconata del settecentesco palazzo Cafici, poi Iudica (oggi Caruso). E’ questa la più lunga balconata barocca del mondo. Da notare ancora, proseguendo per questa via, il piccolo palazzo Cobis con portale e balconcino barocco a sinistra ed un antico arco a destra. Via Garibaldi si chiude in piazza Umberto I, la più bella e scenografica, dove tra due dolci colline si fronteggiano, da una parte la chiesa di San Paolo, con una superba facciata barocca, e dall’altra la chiesa Madre, la più imponente e luminosa.
Su piazza Umberto I si può notare il settecentesco Palazzo Zocco. Da qui due passi portano ad uno dei più belli ed antichi edifici religiosi di Palazzolo Acreide, la chiesa dell’Annunziata. Il lungo e suggestivo tour di Palazzolo può continuare salendo per le ripide e scenografiche scalinate del medioevale quartiere “Scaliddi”. Restano da visitare la casa-museo di Antonino Uccello con una grande raccolta etnografica della Sicilia, la Chiesa dell’Assunta e la chiesa di San Michele.