Lasciando il capoluogo siracusano e proseguendo lungo la costa nord verso Catania, ci s’imbatte in uno scenario variegato, fiancheggiato dal mare, nel quale è possibile scorgere alcuni siti archeologici greci, tra i più interessanti della Sicilia sud orientale: la Penisola Magnisi con Thapsos e Megara Hyblaea.
Ma non è solo l’interesse archeologico a farla da padrone, troviamo: l’agglomerato industriale con le sue ciminiere e pontili di Priolo Gargallo, la religiosità popolare di Melilli con le sue tradizionali feste, l’importanza turistica del centro balneare di Brucoli, l’interesse economico del comune d’Augusta con i suoi mari pescosi e il suo porto di rilievo internazionale che si configura come uno dei centri più produttivi e prosperosi della Sicilia.
Proseguendo più internamente incontriamo Carlentini nata come avamposto militare ed i vasti aranceti di Lentini e Francofonte.
Siti di rilevanza anche dal punto di vista enogastronomomico a partire dalla produzione e commercializzazione degli agrumi, arance in particolare, che ha nel triangolo Lentini-Carlentini -Franconfonte il suo punto nevralgico.
E a proposito di Lentini non possiamo dimenticare il suo pane. Un tempo era preparato dalle donne, che portavano l’impasto da cuocere nei forni pubblici in pietra alimentati con fuoco di legna. L’aggiunta alla semola di grano duro di una parte di farina di timilia, un grano tardivo coltivato ormai solo in esigue zone della Sicilia, conferiva al pane una più lunga conservabilità.
La trippa in bianco dell’osteria “Maidda” di Lentini
Per gustare al meglio questo territorio vi consigliamo di sostare all’osteria A Maidda, in via Alfieri 2 a Lentini. Il padrone di casa, Salvo Bordonaro, vi guiderà con competenza e simpatia nella scelta dei piatti dettati dalla stagione. Si va dalle polpette di finocchietto selvatico al dolce di ricotta con crema di agrumi, passando per le linguine all’arancia rossa, la pasta con ricotta e cicoria, la trippa in umido e le lumache alla lentinese con sugo di pomodoro e cipolla. Solo per darvi l’idea.
Il cortile interno del Castello Svevo di Augusta
Tramonto sul polo petrolchimico di Priolo Gargallo
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