Un viaggio in Sicilia non può prescindere dalla visita del luogo simbolo del tardo-barocco siciliano: il giardino di pietra, ovvero Noto. La scenografica disposizione dei palazzi e delle chiese di Noto è dovuta alla scelta degli urbanisti del tempo di ricostruire la città rasa al suolo dal terremoto del 1693 a mezza costa di una collina, su due piani sfalsati, e con grande utilizzo di scalinate. Determinante anche il colore degli edifici, grazie alla pietra locale, dorata, morbida, calda.
Per avere subito un’idea della particolarità del barocco siciliano e di Noto, in particolare, occorre raggiungere subito il Palazzo dei Principi di Villadorata, in una stradina in pendenza, con sei balconi dalle mensole scolpite con figure grottesche, tutte diverse. La visita comunque procede per corso Vittorio Emanuele, strada principale di Noto, con una eccezionale sequenza di edifici barocchi e tre piazze scenograficamente impareggiabili. Subito a destra si apre piazza XXX ottobre con la chiesa di San Francesco all’Immacolata; nelle vicinanze da visitare il museo civico e, in via Ducezio, la chiesa di Santa Maria dell’Arco, attribuita al Gagliardi.
Proseguendo per corso Vittorio Emanuele, annessa al monastero delle Benedettine, vi è la chiesa di Santa Chiara, anche questa realizzata su progetto di Rosario Gagliardi, con l’interno ricco di stucchi. Poco più avanti si apre con le sue grandiose scenografie barocche la piazza del Municipio: da un lato palazzo Ducezio (sede del Comune) e dall’altro la maestosa scalinata a tre rampe che sale verso l’imponente chiesa Madre.
Amplificano l’effetto scenografico di questa piazza la chiesa del Salvatore, l’annesso monastero e il settecentesco palazzo Landolina. Corso Vittorio Emanuele prosegue, a sinistra, con la chiesa di San Carlo e l’ex collegio dei Geusuiti e si apre poco più avanti con la piazza XVI Maggio, dominata dalla chiesa di San Domenico (del Gagliardi) e dal convento dei Padri Domenicani. Si sale, quindi, per i vicoli arabi del quartiere Agliastrella, raggiungendo via Cavour che corre parallela su un piano superiore a Corso Vittorio Emanuele.
Anche questa strada offre scorci monumentali di grande fascino. E’ possibile visitare la chiesa di Montevergine, Palazzo Astuto e Palazzo Trigona Canicarao. In piazza Mazzini si erge un altro edificio religioso attribuito al Gagliardi, la chiesa del Crocefisso. Un altro monumento attribuito a Rosario Gagliardi da non perdere è la chiesa del Carmine che, con la sua concava facciata barocca, chiude la via Ducezio.
Ma il patrimonio storico e monumentale di Noto non si esaurisce con il Barocco. Le origini della città sono antichissime come attestano i resti del villaggio preistorico di Castelluccio e Noto antica, sulla collina dell’Alverìa, lì dove sorgeva l’originario abitato prima che il terremoto del 1693 radesse al suolo ogni cosa. Dal punto di vista turistico il territorio offre una miriade di possibili mete: la riserva naturale di Vendicari, la villa Romana del Tellaro, gli scavi archeologici dell’Eloro, il mare azzurro ed incontaminato della costa che da Noto Marina arriva a Capo Passero.
Lasciare Noto senza una sosta gourmet al Caffè Sicilia è come vistare New York senza godere di uno spettacolo a Broadway. Nelle immediate vicinanze della Cattedrale in corso Vittorio Emanuele, Corrado Assenza offre una ricchissima produzione dolciaria artigianale di qualità riconosciuta a livello planetario: confetture, marmellate, torroni, creme solubili di mandorla, pistacchio, cannoli siciliani, cassata siciliana, granite, gelati, torte, latte di mandorla e molti altre golosità che riescono ad esprimere, la naturalezza assoluta, la solarità e la fragranza della terra. Un’esperienza tramandata da generazione in generazione, rispettando la qualità dei prodotti e della tradizione siciliana.